Natalina Vacchi è nata a San Pietro In Vincoli nel 1924 da una famiglia di braccianti antifascisti.
Ha frequentato la scuola fino alla sesta classe elementare, successivamente ha lavorato come sarta e poi come operaia alla “Callegari” di Ravenna.
Durante la resistenza ravennate svolge un ruolo importante come staffetta e come responsabile dei servizi sanitari alla brigata “Terzo Lori”.
Nel 1942 si iscrive al partito comunista clandestino e prende parte alle azioni di protesta contro il fascismo e la politica di Mussolini.
L’8 Settembre 1943 è proprio lei che evita l’arresto di Arrigo Boldrini (Bulow), salvandolo dalla polizia e accompagnandolo in un luogo sicuro.
Il 18 Agosto 1944 viene catturata con l’accusa di avere preso parte alla morte del fascista Leonida Bedeschi,
avvenuta per mano del gappista Umberto Ricci (Napoleone) e infine dopo vari interrogatori viene condannata a morte per rappresaglia.
Il 24 Agosto 1944 viene impiccata al Ponte degli Allocchi dopo aver assistito alla fucilazione di tutti i compagni.
Ritenuta partigiana le è stata conferita la medaglia di bronzo al valor militare.